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Il volume intende prefigurare le possibili declinazioni di una "leadership intelligente" nel non profit tradizionale, alla luce delle dinamiche evolutive cui quest'ultimo è stato recentemente sottoposto e sulla scorta degli attuali - reiterati - tentativi di professionalizzazione del volontariato. In tale ottica, il volume coglie prioritariamente le caratteristiche identificative della leadership vs il "management", ripercorrendo la letteratura esistente ed approcciando il tema all'interno del dibattito sul terzo settore laddove, in modo, più incisivo, con riferimento allo scenario contemporaneo, si rimarca l'esigenza di un rafforzamento della funzione di leadership anche, per certi versi, in contrapposizione ad un management riletto nella sua valenza tecnico-specialistica. Viene poi sviluppato il tema specifico della leadership nella sua connotazione emergente di leadership "smart", con particolare attenzione da un lato alle teorizzazioni del concetto di leadership che rimandano alle caratteristiche della smartness e allo "smart thinking" in un orizzonte semantico più esteso; dall'altro all'analisi dei tratti dello smart leader maggiormente compatibili con la visione emergente della leadership nel volontariato organizzato, prefigurando modalità espressive coerenti con le sfide che il settore è chiamato a raccogliere. Il tema della smart leadership nella sua fondamentale proiezione esterna e nel suo essere fattore chiave per l'incremento dell'impatto sociale delle organizzazioni di volontariato, viene approfondita nell'ulteriore parte del volume. Viene così messa a fuoco, a valle delle analisi descrittivo-valutative proposte, un concetto di smart leadership in grado di preservare la funzione identificativa di advocacy e di traghettare il frammentato universo del volontariato verso il rinnovato protagonismo nella propulsione della social innovation e nella progettazione (co-progettazione) della welfare society "2.0", cui tende l'attuale contesto politico-programmatico e di sviluppo sociale.